Help Kitabu Maternity – avviata la ristrutturazione della maternità

Help Kitabu Maternity – avviata la ristrutturazione
Come da accordo con Padre David, parroco della Chiesa Santi Pietro e Paolo, responsabile del reparto maternità del villaggio di Kitabu (Uganda), a soli cinque mesi dalla #aicomissione2018, abbiamo inviato la prima parte di fondi destinati alla ristrutturazione.
Il reparto maternità, visitato dai nostri volontari nel mese di ottobre 2018, evidenzia gravissime carenze igienico-sanitarie e strutturali, per questo l’urgenza di avviare i lavori.
Molte le persone che hanno risposto all’appello di richiesta sostegno grazie alle quali, e con l’importante contributo dei fondi 5X1000, siamo riusciti in breve tempo a raccogliere quanto necessario per avviare prima possibile i lavori.
Dovremmo riuscire ad ultimare la ristrutturazione entro il mese di luglio p.v..
Vi terremo aggiornati.
Grazie


I bambini sono patrimonio dell’umanità e noi siamo sempre dalla loro parte

I bambini sono patrimonio dell’umanità e noi siamo sempre dalla loro parte
L’Help Kitabu Maternity, avviato in seguito alla visita che il nostro Presidente Mauro Tripodi e la consigliera Rosanna Marotta hanno fatto a quel reparto nell’ottobre scorso durante l’#aicomissione2018,  è uno dei progetti più urgenti al quale bisogna far fronte.
A questo fine e vista l’urgenza di avviare la ristrutturazione prima che sia troppo tardi, il Presidente ha avviato personalmente un iniziativa volta al reperimento di fondi per questo progetto.
Ad oggi il risultato ottenuto con l’iniziativa “Ristrutturiamo la maternità di Kitabu“,  pubblicata sul sito Buonacausa.org  ha consentito la raccolta di 1.725€.
Chi volesse offrire il proprio contributo può ancora farlo andando nella pagina di raccolta a questo link.
L’associazione ha già confermato alla Parrocchia di Kitabu, proprietaria della maternità, l’impegno alla ristrutturazione confermando che nella primavera di quest’anno si potrà dare inizio ai lavori.
Come da progetto i lavori dovrebbero durare circa tre mesi, quindi per la #aicomissione2019, prevista per ottobre 2019, siamo certi che inaugureremo la nuova maternità.
Ringraziamo tutti i nostri sostenitori e tutti coloro che stanno offrendo il proprio contributo.


Lotteria Lazio Club Quirinale 1900 – ecco i biglietti vincenti

Oggi pomeriggio alle ore 15.00 si tenuta l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria “Festa Annuale 2019 del Lazio Club Quirinale 1900”.
I biglietti vincenti che si sono aggiudicati i premi sono:

• Primo premio: 3504
• Secondo premio: 0419
• Terzo premio: 1147
• Quarto premio: 3397
• Quinto premio: 1308
• Sesto premio: 1185
• Settimo premio: 3132
• Ottavo premio: 1587
• Nono premio: 0149
• Decimo premio: 4233
• Undicesimo premio: 0058
• Dodicesimo premio: 3047
• Tredicesimo premio: 1026
• Quattordicesimo premio: 2932
• Quindicesimo premio: 4993
• Sedicesimo premio: 5771
• Diciassettesimo premio: 2708
• Diciottesimo premio: 4519
• Diciannovesimo premio: 2887
• Ventesimo premio: 3052

I premi potranno essere ritirati presso il Parco Divertimenti Oasi Park  in Via Tarquinio Collatino 56/58, previa presentazione del biglietto vincente.
Grazie alla vendita dei biglietti ad AICO sono stati devoluti €2600 per il progetto “Miriam – Help Kitabu Maternity
Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno aderito alla lotteria acquistandone i biglietti!


Presentazione del video-reportage #aicomissione2018

Domenica 20 gennaio alle ore 17.00 presso la sede operativa in Via Don Rua 27 a Roma, sarà presentato il video-reportage #aicomissione2018.
Reportage sul progetto Miriam che evidenzia tutte le progettualità che AICO sta portando avanti in Uganda e le nuove sfide che ha deciso di affrontare.

Programma:
ore 17.00 – merenda di benvenuto;
ore 17.30 – video-reportage #aicomissione2018;
ore 18.00 – testimonianze di viaggio;
0re 18.15 – nuove sfide AICO in Uganda,
ore 18.40 – saluti

Vi aspettiamo …


La mia esperienza in Uganda – di Silvia Melandri

Capita sempre ad ogni viaggio che al ritorno la tua valigia pesa sempre di più di quando sei partito; tante volte non me lo sono mai spiegato il motivo, ma al ritorno di questo viaggio dall’Uganda, lo so perfettamente.
Tornata a casa disfo la mia valigia ed oltre a un mucchio di vestiti sporchi, infangati, che riportano inevitabilmente la mia mente alla terra rossa calpestata, alle traversate fatte dentro un pulmino a guardare il panorama che ad ogni tratto cambiava completamente, andava da vallate prolifere di vegetazione, ad aree aride, a campi coltivati, passando tra un villaggio ed un altro, posto ai cigli delle strade.
Alle mani alzate, come segno di benvenuto, ad ogni sorriso contraccambiato, a scene mai viste e neanche mai immaginate.
A storie apprese, a riflessioni fatte, ad azioni compiute.
La parte in più che pesa nella mia valigia, sono le emozioni che mi riporto a casa.
E’ emozione vedere la felicità, soprattutto dei bambini, quando tu uomo bianco lo saluti con un cenno di una mano, e lui felice di aver catturato la tua attenzione, che per timore o timidezza non si azzardava a farlo per primo, ti risponde con un enorme sorriso mostrando i suoi splendidi denti bianchi, un sorriso sincero al quale tu felice per questo, con la più semplice naturalezza rispondi. Ed è in quel momento che realizzi che forse, sei il primo, e forse anche l’ultimo uomo bianco che egli vedrà nella sua vita.
E’ emozione quando vedi i progetti, per i quali persone vicino a te, dedicano le loro forze ed il loro tempo e li vedi realizzati, e vedi la gioia che questi hanno creato.
E’ emozione ascoltare le storie delle persone che incontri, e che in qualche modo sai che sono entrati nella tua vita e l’hanno resa migliore.
E’ emozione rendersi conto che al mondo esistono persone speciali, ma che al tempo stesso non realizzano di esserlo perché la loro bontà d’animo è superiore della loro consapevolezza.
E’ emozione, forse la più grande, vedere creature darti il benvenuto danzando e cantando, e ringraziarti ognuno a modo suo; non sapendo che sono loro, nei loro vestiti troppo larghi, coi loro piedi scalzi, con il loro sguardi ipnotici e profondi, i veri eroi! Loro, e non io.
A pensare poi ci sono l’amore e la consapevolezza che una goccia dentro a un mare, è nulla. Ma che tante gocce possono bagnare un terreno, il quale con tanta cura e amore può dare i suoi frutti.
Nell’unica tasca della mia valigia c’è la sofferenza vista, l’ho messa là, non perché è poca ma perché essendo super eroi, ogni situazione difficile, sofferente e triste, la trasformano in possibilità, abilità, gioia e felicità.
Ed ora al lavoro miei cari amici, perché c’è tanto bisogno di concretezza.
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l’Associazione AICO, e le persone meravigliose delle quali si occupano.
Ringrazio Mr. President perché senza di lui, non avrei potuto vivere questo viaggio.
Ringrazio Rosanna, oltre ad essere la colonna portante, è stata una fantastica compagna di viaggio, grazie davvero di cuore.
Ringrazio Davide, mio padre, che mi ha incoraggiato ad intraprendere questo viaggio e per altri mille motivi. Il primo tra tutti, che senza di esso non esisterebbero tutti gli altri, è semplicemente: perché è mio padre.

di Silvia Melandri
(partecipante alla #aicomissione2018)


Missione Uganda 2018

Missione Uganda 2018

Guidata dal Presidente Mauro Tripodi e dalla consigliera Rosanna Marotta anche quest’anno si è svolta la Missione Uganda, che ha visto partecipazione, quali osservatori esterni, di  David Melandri e sua figlia Silvia.
La Missione, partita da Roma il 13 ottobre 2018, è stata molto impegnativa considerando i numerosi impegni e soprattutto gli oltre 1.300 Km percorsi prevalentemente su strade sterrate.
Appena arrivati ad Entebbe, dopo oltre 12 ore di trasferimenti aerei, i volontari si sono messi immediatamente in viaggio alla volta di Kasese, dove giungevano dopo oltre 9 ore di macchina, per incontrare Padre Paschal della parrocchia di Kitabu al fine di organizzare la visita al reparto maternità per il quale era stato richiesto il nostro intervento.
Il giorno 15 ottobre si procedeva con la visita del reparto e della Missione Pietro e Paolo di Kitabu dove il gruppo veniva accolto dal parroco Padre David.
Il giorno 16 ottobre i volontari partivano verso Mbarara, 3 ore di strada, dove venivano accolti da Padre Mansueto e Suor Laura con i quali hanno visitato la Missione che stanno portando avanti dal 2010. Un grandissimo lavoro per la gestione di una scuola Primaria e Secondaria che vede oltre 1.200 studenti iscritti con un età che va dai 5 ai 19 anni.
Il giorno 17 ottobre, trasferimento a Rwentobo, 2 ore di strada, per incontrare Giorgio e Marta e le bambine del Centro Wembabazi father. I volontari ovviamente molto legati a questo progetto sono rimasti piacevolmente colpiti dalla gestione e fortemente emozionati nell’incontrare le bambine accolte. Con Giorgio e Marta si è parlato molto dello sviluppo futuro del progetto per garantire al massimo le bambine.
Il giorno 18 ottobre trasferimento a Kabale, dove i volontari hanno incontrato Suor Rosamary, con la quale già si sta collaborando sul progetto Help Children Prison. Oltre che per ampliare la progettualità nella prigione Ndorwa, l’incontro era stato richiesto per un eventuale supporto alla Missione di appartenenza di Suor Rosamary per i progetti che ancjhe loro stanno portando avanti. Sempre il 18 quindi si è proceduto alla visita della missione che ha una scuola Primaria con oltre 800 bambini iscritti e un centro vocazionale. I volontari rimanevano piacevolmente colpiti del grande lavoro che le suore stanno portando avanti con le poche risorse a disposizione dimostrando di meritare un sostegno alle loro attività.
Il giorno 19 ottobre, sempre con le suore i volontari hanno visita alla Prigione Ndorwa, dove dopo essere stati accolti dai direttori, del reparto maschile e femminile, hanno avuto l’opportunità di incontrare le detenute e i bambini che vivono con le mamme nella prigione che stiamo sostenendo con il predetto progetto Help Children Prison. Le detenute hanno approfittato dell’occasione per ringraziare i volontari per il sostegno che diamo loro e ai loro bambini. L’incontro durato oltre due ore è stato emotivamente importante ed ha rafforzato in tutti noi la volontà di proseguire ed implementare per quanto possibile questo sostegno. Alla termine dell’incontro si è avuto modo di parlare con i due direttore che dimostravano la loro disponibilità alla collaborazione.
Il giorno 20 i volontari, ormai al termine della missione partivano alla volta di Kigali Capitale del Ruanda, dove dopo aver visitato il Museo del Genocidio, si recavano in aeroporto per ritornare a Roma.
La missione terminava ufficialmente alle ore 5 del 21 ottobre.
Come potrete immaginare la Missione Uganda 2018 è stata come detto in apertura, molto dura ma al contempo molto intensa di incontri, emozioni e nuove conoscenze che porteranno sicuramente ad intraprendere nuove iniziative di sostegno.
Durante il viaggio sono stati fatte mote foto e video e presto la #aicomissione2018 diverrà un video con il quale vi mostreremo dettagliatamente tutto il lavoro fatto dai nostri volontari.
Vi terremo aggiornati.
Grazie


La famiglia Melandri sempre in sostegno ad AICO

Si è svolta il 5 settembre scorso ad Oasi Park la seconda festa di compleanno di Marina, David e Danilo Melndri, che come lo scorso anno al posto dei regali hanno chiesto un contributo per il Progetto Miriam Uganda.
Bellissima serata trascorsa tra amici in sostegno di AICO, il favoloso buffet offerto dalla famiglia Melandri era curato dal Ristorante “La locanda dei  girasoli“, importante progetto sociale del nostro quartiere.
Dal 2014, anno in cui Danilo Melandri è venuto con noi in Uganda, la famiglia intera non ha mai fatto mancare il proprio supporto e contributo alla nostra associazione e in seguito al viaggio di Danilo anche David e Ugo (capostipite) hanno partecipato ai noistri viaggi in Africa.
Nel prossimo mese di ottobre partirà la missione 2018 alla quale parteciperanno, oltre ai nostri volontari anche David (per la seconda volta) e Silvia Melandri.
Noi tutti dell’associazione siamo fieri e orgogliosi di avere al nostro fianco una famiglia così bella e unita come i Melandri e li ringraziamo dal profondo del cuore per tutto ciò che fanno per noi ma soprattutto per l’amicizia e la fiducia che ci hanno accordato ormai da anni.


Progetto Miriam – arrivano le pagelle al Wembabazi father

Progetto Miriam – Sostegno al Centro Wembabazi father 

Questa mattina il responsabile del Wembabazi father, Giorgio Scarpioni, ci ha inviato le pagelle delle bambine accolte nel Centro.
Per noi è stata una grande gioia vedere come queste bambine, che come sapete provengono tutte da situazioni di forte disagio, si siano impegnate tanto per imparare.
Questo dimostra che se si offre una possibilità, e lo si fa nel modo giusto, i risultati vengono e sono altamente positivi poiché a nostro parere tutti hanno voglia di migliorarsi al fine di aspirare ad un futuro migliore.
Queste bambine, dopo aver perso ogni possibilità e avendo vissuto momenti davvero difficili, esprimono la loro voglia di rivalsa impegnandosi al massimo.
Ovviamente un plauso va a chi il Centro lo gestisce, seguendo le bambine in modo eccellente.
Un grazie a tutti coloro che ci sostengono permettendoci di poter continuare a finanziare questo importante progetto sociale.


Quasi finita la missione in Uganda degli amici di Salvagente

Progetto Miriam Uganda – Sostegno Wembabazi Father

Domani rientreranno in Italia Mirko, Federica e Paolo dopo una faticosa ma al contempo importante missione in Uganda.
Durante il viaggio, i volontari dell’Associazione Salvagente, come sapete nostri partner nel progetto Miriam, oltre a vedere gli sviluppi del Centro Wembabazi Father hanno avuto modo di andare a trovare Padre Mansueto a Mbarara ed hanno effettuato corsi di primo soccorso e prevenzione agli otre 1000 studenti e al corpo docenti della scuola che lo stesso ha avviato e segue con passione da anni, in seguito hanno fatto visita alle suore di Rushooka, che portano avanti un dispensario, punto di riferimento per tutta la comunità.

Insomma una missione lunga e molto importante per le nuove progettualità che gli amici di Salvagente vogliono avviare in Uganda.
Noi siamo felici di essere stati coloro che hanno aperto le porte dell’Uganda a questi ragazzi e che loro abbiano voluto, oltre che sostenere il progetto Miriam, attivarsi per collaborare con le realtà locali.
Anche questo è sostegno e siamo grati a tutti i volontari di Salvagente per essersi affidati a noi per iniziare l’avventura ugandese.

Un ringraziamento a Marta e Giorgio per l’accoglienza che hanno riservato ai volontari e la diponibilità offerta.
Buon rientro e a presto


Progetto Miriam – sostegno al Centro Wembabazi father

Questa mattina Mirko, Federica e Paolo, accompagnati da Marta e Giorgio, hanno fatto visita al Centro Wembabazi father per vedere i lavori fatti dall’inaugurazione ad oggi. Ad accoglierli, con il canto del benvenuto, le 20 bambine ospiti del Centro, le maestre e l’immancabile direttore David.
I volontari hanno fatto compagnia alla bambine durante una “dura” lezione di matematica.
Mirko per farci partecipare alla giornata ci ha inviato delle immagini.
Forza ragazzi siamo tutti con voi.